Dopo l’assegnazione da parte della Città Metropolitana della Denominazione Comunale (DECO) come Ente che promuove l’antica arte dello scalpellino e della scultura in arenaria, sabato 8 Giugno il suono degli scalpellini ha preso parte al “Bologna Portici Festival” partecipando sia al talk mattutino sia ai laboratori pomeridiani previsti per riscoprire e celebrare i saperi della tradizione, da custodire e tramandare (laboratori “impara l’arte e mettila da parte”).
Alle 11:00, al talk in Piazza Rossini, presieduto da Elena Di Gioia (delegata alla cultura della città metropolitana di Bologna), Roberta Tiberi ha raccontato le attività dell’Associazione Fulvio Ciancabilla, che a partire dal Progetto Montovolo e poi dai corsi di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria ha dato oggi vita alla ‘ Bottega degli Scalpellini‘, una realtà che oggi vuol far echeggiare il suono degli scalpellini dell’Alta Valle del Reno per tutelarlo e per dargli nuova vitalità.
Dalle 16:00 alle 19:00, nel cortile mestoso cortile del Terribilia all’interno dell’Accademia delle Belle Arti (Via delle Belle Arti 54), sono state allestite le postazioni per gli studenti dell’accademia e per gli interessati che volessero fare esperienza di scalpello e mazzuolo su apposite formelle.
Una giornata che è stata una vera e propria “ode allo scalpellino” …lo picchiar dello strumento nella mano sinistra sia preciso e ardito nel picchiar lo ferro e non il dito!