30-05-2025 | Convegno di studi “L’arenaria nei monumenti di Bologna: uno sguardo al futuro osservando le prassi del passato tra conservazione e restauro”

Non si fermano le attività dell’Associazione Fulvio Ciancabilla che, dopo la tre giorni di ART CITY 2025 presso la Fornace Roncaglia a Bologna, si è ripresentata con un Convegno di interesse artistico e culturale.

Per avviare concretamente l’Accordo Quadro stipulato con l’Ateneo di Bologna e la Convenzione con l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e con il Comune di Grizzana Morandi per la co-progettazione della  Scuola di Alta Formazione Edile e del Restauro prevista nel progetto PNRR “da Campolo l’arte fa Scola”, è stato organizzato un confronto fra esperti del settore, Università e istituzioni sulle strategie di intervento per salvaguardare il nostro patrimonio di palazzi, monumenti, fregi e ornamenti in arenaria, soggetti al deterioramento per effetto del tempo, degli agenti atmosferici e dell’inquinamento

Scopo del convegno è stato anche verificare se e come il recupero dell’antica arte dello scalpellino portata avanti dall’Associazione Fulvio Ciancabilla possa essere parte importante di questa strategia.

Pochi avanzi bastano a provocare cento idee”. Così scriveva nel 1879 Alfonso Rubbiani a proposito del recupero dei resti superstiti delle antiche finestre di palazzi signorili della Bologna medioevale. E di seguito: “una finestrina, un boccone di fregio magnuccolato dal gelo e dai capelveneri, un arco rimurato possono essere il punto di partenza per fantasticare un insieme grandioso e nuovo”.

L’arenaria è la pietra bolognese per eccellenza, ha con la nostra città un legame simbiotico, tanto da poter provare una sperimentazione che vada oltre i dogmi del restauro filologico.

Anche perché, grazie all’Associazione Fulvio Ciancabilla, l’arte di lavorarla, l’arte di tramutarla in capolavori grazie alle mani dei pochi maestri scalpellini ancora operativi del nostro Appennino – dove si trovavano alcune fra le più straordinarie cave secolari –  ha ripreso forma, sostanza e vigore.

E la strada di sostituire ornamenti e fregi destinati a sgretolarsi completamente (magari ricoverandoli in museo), con copie identiche, riservando le sperimentate pratiche di consolidamento alle ornamentazioni ancora in buono stato di conservazione, potrebbe facilitare la ripresa di un legame fra arte locale e restauro, che oggi più che mai i nostri centri storici necessitano di riscoprire. Per discutere di questi temi si ritroveranno alla Rocchetta Mattei, anch’essa capolavoro di fregi in arenaria, accademici, restauratori, amministratori e ovviamente scalpellini.

Scheda di iscrizione da inoltrare a presidente@associazionefulviociancabilla.org.

Le immagini della giornata